martedì 8 aprile 2008

Gianni ATZENI

Biografia Was born in 1947 in Cagliari, Sardinia’s capital, in Italy.He has been working in the artistic field since the early 1976s and has attended several etching courses. In his Poliart/Studio print shop he has continued his research on both ancient and experimental techniques. He has collaborated with the professor of the History of Drawing, Etching and Graphics at the University of Cagliari, giving practical lessons in calcographic techniques to the students.He organizes courses in ancient and experimental etching.His artistic research is not only on etching but he also explores other techniques in the fields of contemporary art. His earlier experiences as a painter started as gesturial painting defined as “Optical awesomeness and lyrical ideograms...” (Neoinformalism), arriving up to and all but crossing over the almost prohibited threshold of tridimensionality and the sculptorial.It was later said “What he is performing is a kind of research that runs backward through the recent history of the visual arts, leading him to a fusion of two antithetical ways of considering painting: one that wishes to escape from the two dimensions of the work of informalistic inspiration and another, more rational approach that comes from the trend towards the Cartesian and geometrical...”He constructs his works using the widest possible variety of media: from canvas, panels, wood, paper, plastic, resins, glues, ropes, quartziferous sands, to metals such as iron, zinc, copper, aluminium, lead, tin and resins such as colophony, wax, tar and corrosive acids to obtain special cromatic and material effects.He designs and binds artistic books, creates static, self-moving or sound installations.He has been invited to national and international events of artistic multimedia INTERACTIONS and Performing Arts, video and installation laboratories.In 1999 at the POLIART/STUDIO he founded the Centre of Experimental Graphics and Copperplate Engraving.From time to time he organises exhibitions of contemporary art in his studio.He has had many solo exhibitions of paintings and copperplate engravings both in Italy and abroad.His works are present in many public and private collections.His studio is in Via Università 61, 09124 Cagliari (Italy); E-mail address: poliartstud@tiscali.it

sabato 5 aprile 2008

martedì 8 gennaio 2008

Gianni ATZENI

OPERE POLIMATERICHE

Abbandonata per un attimo la grafica, Gianni Atzeni riaffronta la pittura con una maggiore perizia, decisione, maturità e consapevolezza.
Si è dimenticato di tutte le sue esperienze precedenti – alcune di rilevante importanza – Thélema, Integrafica, Riti & Miti, per ripartire da zero e occuparsi di una ricerca che lo riporta alla scoperta delle sue radici estetiche e antropologiche.
Infatti, le opere nuove dimostrano di essere il frutto di una grande esperienza acquisita. Si propongono nello spazio con semplicità e con autorevolezza; una autorevolezza data dalla tecnica e dal sapiente uso della materia.
I quadri possono avere una diversa scala, ma sembrano possedere sempre la stessa “Aura” , e il formato che è sempre quadrato, lo aiuta ad ottenere soluzioni e risultanze sempre nuove.
Quella che compie, è una operazione che ripercorrendo a ritroso la sua recente storia delle arti visive, gli permette di compiere una fusione tra due modi antitetici di vedere la pittura; una, che vuole uscire dalle due dimensioni dell’opera e, che è di ispirazione informalista e un’altra più razionale che deriva dalle tendenze geometrico-cartesiane.
Gli oggetti assemblati nei pannelli hanno un loro ordine e una loro importanza, creano nuovi rapporti tra staticità e bilanciamento.
Sono oggetti che Gianni Atzeni ha trovato nel suo studio; possono essere semplici pezzi di legno, dei fogli di piombo oppure sono lastre metalliche che vogliono ricordare l’arte dell’incisione nella quale egli è un maestro.
Sono superfici opache che si scontrano dialetticamente con l’oro, è la lotta ininterrotta tra materiali ricchi e no.
Ci ha voluto dare un saggio, non delle proprie capacità pratiche bensì, di quella che è la sua cultura.
Forse vuol farci intendere che la doratura e l’acquaforte sono importanti quanto la pittura, e potrebbe avvalorare tutto ciò il fatto che l’elemento pittorico si limita alla sola stesura di campiture di acrilico, monocrome, sopra il collante che usa per rendere scabrosa la superficie.
Usa esclusivamente il nero, e questo non è una semplice cesura, un mero sfondo che deve permettere alle inserzioni di staccarsi, questo attrae la luce e la fa vibrare, propone nuove tonalità perché non è mai omogeneo e sa che anch’esso ha una collocazione nello spazio.
Presentazione in catalogo
Massimo Antonio Sanna